Il 19 ottobre 2016 una marea transfemminista fermava l’Argentina in seguito al terribile femminicidio di Lucía Pérez, stuprata, impalata, drogata e torturata a morte a sedici anni.
La notizia del femminicidio raggiunse in quei giorni oltre 70 mila donne, lesbiche, trans e travestis riunite in assemblea per l’Encuentro Nacional de Mujeres, il più numeroso fino ad allora nei suoi trentatré anni di storia.
La risposta fu immediata. Sciopero.
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Come possiamo interrompere ancora la riproduzione quotidiana della violenza di genere? Che impatto ha oggi la convergenza tra neoliberismo e neofascismo sui diritti delle donne?
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A partire da noi, mettendoci l’una al posto dell’altra, attiviamo la forza dell’assemblea femminista, e consideriamo le nostre esperienze come un vissuto collettivo, dall’abuso alla rivolta.
Ci rubano tutto, Lucía, tranne la rabbia ![🔥](https://static.xx.fbcdn.net/images/emoji.php/v9/ta9/1.5/16/1f525.png)
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