Memorie da sottopelle a BOLZANO
Memorie da sottopelle. Laboratorio di coreo/grafie decoloniali arriva a Bolzano, [...]
Memorie da sottopelle allo Sherbooks Festival 2023
Dopo le tappe di Roma e Torino, terzo appuntamento per [...]
Memorie da sottopelle. Laboratorio di coreo/grafie decoloniali
Un workshop ideato da Marie Moïse e Mackda Ghebremariam Tesfau', come pratica collettiva di rielaborazione teorica e performativa dell’esperienza incarnata dei rapporti di dominio e della loro colonialità. Se vuoi ospitare una tappa scrivi a Capovolte.
Memorie da sottopelle. Laboratorio di coreo/grafie decoloniali
Il passato scrive i nostri corpi. Con il movimento nel [...]
Decolonizzare il sapere. Pratiche di femminismo antirazzista
Contenuti, pratiche, approfondimenti, workshop. Entra nel vivo il progetto di Capovolte realizzato con il sostegno di Fondazione Finanza Etica.
bell hooks – Intersezionalità e conflitto – con Rahma Nur e Mackda Ghebremariam Tesfau’
Venerdì 7 ottobre (alle h 20.30), sul palco della Biblioteca [...]
Orme – Incontri oltre il femminile. “Memorie della piantagione” a Cupramontana
Nell'ambito della rassegna Orme - Incontri oltre il femminile, organizzato [...]
Con “Il grido e il sussurro” di Rahma Nur nasce la collana La Po Ra
Una nuova collana di narrativa e poesia, con il progetto grafico firmato Wissal Houbabi. Al centro l'antirazzismo, le migrazioni, il protagonismo femminile.
Teorie, saperi e pratiche decoloniali contemporanee. Una lettura di “Memorie della piantagione”
Un dialogo tra ricercatrici e attiviste, a partire da "Memorie della piantagione. Episodi di razzismo quotidiano", di Grada Kilomba, pubblicato da Capovolte nel 2021.
A Torino la Spring School “Sciogli Lingua” a cura di Almaterra
Tre giorni per approfondire quanto la lingua e i significati che produce costruiscono la società, le dinamiche di potere, la norma e l'errore, gli equilibri e i disequilibri. Tre giorni per riflettere sulle narrazioni e sui linguaggi partendo dai generi, dai corpi e da prospettive decoloniali, elemento indispensabile per riconoscere sistemi marginalizzanti, per avere un approccio critico alla società, per adottare forme - discorsive e pratiche - di resistenza.