Un romanzo che “racconta l’esperienza di diverse generazioni di una famiglia che si sposta dal Marocco, alla Francia, all’Italia”, in cui “è molto ben raccontata l’articolazione psicologica dei rapporti tra genitori e figli, tra fratelli e sorelle, anche distanziati di pochi anni, ma con esperienze decisive per cogliere la loro identità e il rapporto con il paese in cui vivono”. Un libro in cui la narrazione è arricchita da un “percorso tra il linguistico e lo spirituale”. Con queste parole, Tommaso Giartosio ha spiegato la decisione della redazione di Fahrneheit di RaiRadio3 di selezionare Il segreto nel nome di Amal Oursana come Libro del mese di Fahrenheit per novembre 2024.

La scelta ha proeittato autrice e opera alla finale del Libro dell’Anno, che si è tenuta domenica 8 dicembre su RaiRadio3, live dalla fiera Più Libri Più Liberi a Roma. Dodici i volumi in concorso (opere di 4 autrici e 8 autori), presentati da conduttrici e conduttori del programma a gruppi di tre. Amal Oursana è salita sul palco assieme a Nicola Brami, autore di Melinoe vestita di zafferano (Atlantide), e Michele Ruol, autore di Inventario di quel che resta dopo… (TerraRossa Edizioni). Tra i libri selezionati, ci sono romanzi e racconti, noir e biografie. La vittoria finale è andata ad Antonio Franchini con Il fuoco che ti porti dentro (Marsilio).

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È la prima volta che un libro della nostra casa editrice raggiunge un risultato così importante. E lo ha fatto con il primo romanzo pubblicato da Capovolte nella collana La Po’ Ra. Amal Oursana, già vincitrice del concorso Lingua Madre, con un racconto che ha al centro due dei protagonisti del libro (Fatna e Rahhal), ha portato sul palco una storia capace di raccontare una visione del nostro presente che si allontana dalle narrazioni dominanti. La quotidianità delle famiglie immigrate e delle nuove generazioni di cui ancora troppo poco spesso si parla. Lo ha fatto da dentro, con la sensibilità di un linguaggio unico, delicato, capace di parlare di identità, come ha sottolineato lei stessa durante la finale.

“Nel romanzo Assìa e Tarik sono chiamati a fare i conti con le loro origini. Quando arrivano in Italia parlano francese, vengono dalla Francia, hanno un passato francese ed è facile identificarli come francesi. Inizialmente negano la loro origine, ma poi incontrano qualcuno che gli dice: ma perché non dite che siete marocchini? Volevo sottolineare com’è facile giocare con le identità. All’inizio loro giocano, ma poi si rendono conto che devono fare i conti con tante cose. È bella questa origine ma è anche pesante”.

Il segreto nel nome, uscito nel settembre 2024, è stato presentato in contesti importanti come BookPride Genova, e ha ottenuto ottimi riscontri, su Vanity Fair, Internazionale, RaiCultura. Lo potete acquistare sul nostro sito e in libreria.