Siamo arrivatə a Natale. Un momento dell’anno che ha significati diversi per ognunə di noi, ma in cui in un modo o nell’altro ci ritroviamo a confronto con le nostre famiglie e tutto quello che di questo sistema capitalista e patriarcale passa per questa dimensione, cosi strategica per la riproduzione, materiale e simbolica, del sistema stesso.
Tra preparazione di cenoni, relazioni con parenti vicini e lontani, bambinə emozionatə per l’arrivo dei regali, Natale è un momento di relazione intensa, forte affettività, ma può significare anche lavoro di cura, sovraccarico mentale, contatto ravvicinato con situazioni tossiche. E ancora, domande giudicanti e commenti estetici non richiesti, momenti di vulnerabilità del rapporto al cibo e al nostro corpo.
Per altrə invece arriva l’occasione di ricordare il proprio percorso fuoriuscita o presa di distanza da contesti familiari violenti, l’incontro con le sorelle di lotta transfemminista o l’approdo alla propria «famiglia per scelta».
Ognuna nel confronto con la propria storia, le battaglie di una vita scritte sul corpo, come Capovolte, il nostro augurio per questo Natale è di tenerci connessə.
In alto i calici, e con le parole de Las Tesis in Bruciamo la paura – «vogliamo rompere con le strutture patriarcali che regolano la nostra esistenza»:
Un brindisi al nostro desiderio di libertà.
In ogni momento di queste giornate che ci attendono, accogliamo la nostra dissidenza quotidiana, silenziosa o manifesta, contro «un’eredità storica fondata sulla paura e sul terrore». Celebriamo quell’«atto di resistenza e coraggio» che abbiamo imparato a chiamare femminismo.
Buone feste e buona lotta a tuttə
[Collettivo Las Tesis, «Bruciamo la paura. Un Manifesto femminista» – scheda del libro:
https://capovolte.it/product/bruciamo-la-paura/ ]