Dal sito web dell’Associazione Nazionale Sentire le Voci

Ho letto il libro una prima volta di getto, senza soffermarmi su nulla, per cogliere quello che mi suscitava senza filtri.

Una volta finito di leggere ho sentito il bisogno di raccogliermi e stare in silenzio: risuonava in me il desiderio di diventare migliore di ciò che sono

Ho cercato di analizzare il senso delle parole. Quando ad esempio utilizzi il termine RENDERE, non scegli “dare, per divenire” ma “rendere, per divenire“.

Dare comporterebbe che tu stia dando qualcosa di tuo, che nasce da te.

Rendere, invece, implica il restituire qualcosa che ti è stato donato o che ti è stato dato in prestito.

Rendi alle persone qualcosa non solo tuo ma che è patrimonio comune di tutti noi. Forse è anche da questo che si vede la differenza tra te e coloro che si illudono di cambiare la vita delle persone. Forse loro pensano di “dare”, tu “rendi”.

E la COERENZA potrebbe essere vista come la bussola che dà la direzione… Pragmatismo: altro PUNTO FONDAMENTALE, avere la capacità di tradurre le idee in atti concreti. Dare vita a strumenti… racconti le tue voci ma anche le tue esperienze come persona spirituale… io non so nulla di queste cose, nel senso che non le ho mai sperimentate, eppure non mi fa paura quello che dici, quello che fa paura non è chi sente le voci o parla con l’aldilà.

Quello che fa davvero paura è tutta quella gente che non sente nulla, neppure sé stessa, che non si guarda mai dentro, che non si fa mai domande.

Fa paura vedere chi parla così tanto, per non dire mai niente.

… leggere il tuo libro, la tua storia, è come essere in montagna e respirare aria pulita. Puoi chiudere gli occhi e sentire tutti gli  odori e nessuno di questi offende il tuo olfatto.

Quello che veicoli attraverso il libro, non è solo la tua storia, la storia di “Sentire le Voci”, quella degli uditori e delle persone abusate. Il libro veicola anche un altro messaggio più sottile. È pregno in tutte le sue pagine di questo messaggio… te lo dico con le parole di Gibran:

«Quando uno di voi cade, cade per quelli che lo seguono giacché li mette in guardia contro l’ostacolo. Ma cade anche per quelli che lo precedono i quali, benché più celeri e sicuri nel loro passo, non rimossero l’ostacolo»

le parole le ho scritte per te. Sono tue, fanne quello che desideri. E più di tutto, grazie per averle accettate. Valeria – Roma 

Chiunque abbia letto il libro e voglia contribuire con un suo pensiero, le proprie parole, una riflessione, può scrivere a cristinacontini@sentirelevoci.it  
Le modalità per aiutare sono infinite. Grazie in anticipo.
Cristina Contini