africa

  • di Sarah Lubala

    sono stata cresciuta seguendo il vangelo congolese posso insegnarti come si fa a dimenticare il posto da cui vieni a venerare l’ampia strada davanti a te le mani aperte in questo modo: fa’ che ciascun palmo sia una lettera rivolta al cielo

    Una storia di sparizione è una raccolta di poesie che segna il debutto letterario in Italia di Sarah Lubala, autrice di origini congolesi. Al cuore della raccolta c’è lo sradicamento forzato da quel Paese che di lì a poco sarebbe diventato Repubblica Democratica del Congo, cuore verde e tormentato dell’Africa, attraversato da fiumi possenti. Ed è un fiume il tempo stesso della narrazione poetica in cui il passato e il presente si fondono in un’unica dimensione liquida e mutevole. Dalla nebbia che si leva da quella massa d'acqua emergono ricordi, quelli di una storia famigliare spezzata in più parti dalla migrazione, dalla violenza, dalla malattia mentale. Emergono figure femminili, di bambine prima e poi donne, ora fragili come uccellini tremanti ora forti e radicate come alberi di una foresta primaria. La voce poetica che le racconta, sconcertante nella sua lucidità e commovente nella sua umana pietà, solca le acque del fiume, le attraversa, vi si bagna e ne riemerge, infine, limpida e luminosa. Traduzione di Gaia Resta Curatela di Antonella Sinopoli Un progetto realizzato in collaborazione con AfroWomenPoetry
  • di Arianna Rocca con Ilaria Leccardi

    Arianna Rocca è una ginnasta. Entrata in palestra all’età di due anni, si è innamorata di questo sport fatto di forza e fatica, fino ad arrivare ai massimi livelli nazionali. Tre volte campionessa italiana assoluta al volteggio e più volte premiata con la sua società Forza e Virtù di Novi Ligure, ha brillato al fianco di stelle come Vanessa Ferrari, Carlotta Ferlito e in incontri internazionali ha spartito podi con l’olimpionica Simone Biles. Ciononostante non è riuscita a coronare il sogno di vestire il body della Nazionale azzurra in eventi ufficiali come Mondiali, Europei, Olimpiadi.

    Arrivata a 21 anni, decide di dire basta per inseguire un sogno più grande: lavorare con i bambini nelle scuole e portare un pezzo di sé, delle proprie competenze sportive e del proprio calore, in Tanzania, per sostenere il progetto della Onlus IOP Italia, attiva nel Paese africano con progetti rivolti a piccole orfane. “Sono una ginnasta, ma sono prima di tutto una persona. Amo i bambini, i loro sorrisi mi restituiscono la vita”.

    Un viaggio di speranza e solidarietà, maturato tra la polvere di magnesio e realizzato per regalare attimi di gioia.

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