di Joan Morgan

Irriverente, contraddittorio, maleducato e brutalmente onesto. Chickenheads: quando tornano le stronze non è solo il testo che ha fatto la storia del femminismo hip hop. È uno sguardo provocatorio e intimo sulla vita delle donne nere e sulle loro relazioni affettive con i “fratelli”.  Un’incarnazione complessa di voci e mondi in cui la generazione hip hop degli anni Novanta si interroga sull’efficacia della parola con la f; in cui le femministe hanno relazioni più o meno clandestine con gli uomini più sessisti del quartiere; in cui le donne che tengono alla loro  indipendenza spesso preferiscono uomini che paghino il conto; in cui l’aumentare di madri e padri single spinge a riflettere sul peso che responsabilità, soldi ed emozioni hanno nella costruzione di nuclei familiari per le persone nere; in cui le donne ragionano sulle vulnerabilità dolorose che affliggono la vita dei loro uomini. Un testo che sfida i tradizionali ruoli di genere e fa luce sulle complessità dell’essere donna nella cultura hip hop e in un mondo dominato dagli uomini. È un amalgama pulsante di storia, vita, cultura e memoria in cui le donne nere si ritrovano a dare un senso a un universo in cui «la verità non è più in bianco e nero, ma in sottili e intriganti sfumature di grigio». Joan Morgan introduce una voce che, come l’hip hop, ne raccoglie e stratifica tante altre, inietta la sua sensibilità nei vecchi paradigmi e li capovolge in qualcosa di nuovo, destabilizzante e potente.

Traduzione di Alesa Herero
Postfazione di Wissal Houbabi