-
di Amal Oursana La nascita di Rahhal nel1950 segna un cambiamento importante nella sua famiglia: il padre Haj Al Kabir deve scegliere il nuovo cognome unico per il censimento indetto dal Protettorato Francese, che eliminerà la sequela della genealogia patrilineare che i nomi arabi conservano per tradizione. Crescendo, Rahhal emigra in Europa, prima in Francia e poi in Italia, a Modena, dove segue moglie e figli. Nella quotidianità dei primi anni Duemila sono soprattutto i giovani a tentare di mediare tra due culture, sullo sfondo della complessità del momento storico-politico. Ma il legame con i luoghi d’origine non si è mai rotto e un viaggio di ritorno ricondurrà la famiglia sui passi della prima generazione, alla scoperta di una storia profonda e spirituale, legata al segreto del proprio nome.
-
di Giorgia Bernardini
La body culture vigente ci propone una specifica immagine delle sportive: donne muscolose e senza trucco con indumenti che mostrano un corpo atletico. Ma cosa accade quando alla pratica dello sport prendono parte le atlete musulmane, donne che secondo la loro cultura, tradizione e credo religioso sono considerate rispettabili solo se seguono i criteri di modestia nel comportamento e nell’abbigliamento? E quali sono le difficoltà che queste donne devono affrontare nei contesti sportivi, governati da regolamenti che per lo più vietano l'utilizzo dell'hijab, il velo sul capo, durante le competizioni?
Attraverso le storie iconiche di Ramla Ali, Khalida Popal, Asma Elbadawi e Hasnaa Bouyij, quattro sportive che hanno rotto il tetto di cristallo, lottando per coniugare sport e religione, cultura e passione, Giorgia Bernardini ci guida nelle rivoluzioni che hanno coinvolto il mondo sportivo internazionale dove sempre più atlete musulmane si stanno battendo per autodeterminarsi e non dover scegliere tra velo e pratica agonistica. Dal basket al pugilato, dal calcio al rugby, non si tratta di vicende isolate, ma di storie di atlete diventate attiviste e punti di riferimento per le bambine di domani. Donne capaci di contrastare con le proprie scelte le dinamiche razziste e la cultura egemonica che ancora dominano le nostre società.
Illustrazione di copertina di Lorena Spurio. Prefazione di Sumaya Abdel Qader